Battito d’ali

Descrizione

Il poeta abbandonato al nulla mentre l’usignolo canta la libertà di un mondo che è altro da quello degli umani. La ricerca del rimatore, tra Alba e Tramonto dell’esistenza, in senso letterale e metaforico, procede per immagini dai colori sempre tenui, rilassanti: appare del tutto evidente che, pur senza rinunciare al richiamo del viaggio che meticcia, non possa essere procrastinato il momento dei bilanci.

Gaetano Mele nasce a Bari (1942). Si laurea con lode in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bari. Svolge il percorso lavorativo: per 20 anni presso la multinazionale FIAT AUTO come Ispettore Commerciale, Addestratore delle forze di vendita, Responsabile di Zona, Responsabile delle relazioni con il consumatore per le regioni Molise, Puglia, Basilicata e Calabria e per altri 16 anni alle dipendenze della Pubblica Istruzione per l’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche e come Formatore dei docenti della stessa area disciplinare per le regioni di Campania, Puglia, Basilicata e Calabria. Estimatore del linguaggio popolare vernacolare, è stato promotore, unitamente a Nicola Cutino e Felice Alloggio, della costituzione di un “Seminario di studio e approfondimento sul dialetto Barese”.
Ha pubblicato due testi di poesie in vernacolo barese: Parole al vento (Arti Grafiche Favia, Bari, 2009); S’appiccene penzìere (Progedit, Bari, 2013) e la raccolta poetica Naufragar amando (WIP Edizioni, Bari, 2020).
Insieme a Giuseppe Gioia e Francesco Signorile, ha curato la stesura del testo Per non dimenticare. Dizionario Barese/Italiano – Italiano/Barese (WIP Edizioni, Bari, 2020).