Pale di fico (racconti e poesie)

Descrizione

Pale di fico è un viaggio profondo e luminoso nella forza della parola. Raccoglie poesie, fotografie e racconti in un’opera indissolubilmente intessuta all’andamento sorprendente della vita. L’autrice la definisce una danza intima e accogliente con cui aprirsi al lettore, condividendo con lui emozioni e spunti di riflessione che possano condurlo al pieno godimento dell’esistenza e alla ricerca della bellezza che quest’ultima può offrirgli. Si passa dalla natura all’arte, dalle relazioni umane alla musica, dal corpo allo spirito “mai distinti” per inoltrarsi nel significato autentico di ogni parola e del prezioso silenzio.

Fotografie artistiche all’interno di Francesco Ludovico

Elisabetta Santoro nasce a Bari, città nella quale risiede e dove è tornata dopo diversi anni che l’hanno vista impegnata a Roma e all’estero come coreografa. Ballerina professionista nei circuiti europei, conclude l’agonismo nel 2018 a Parigi dopo vent’anni di carriera e si diploma come insegnante di danza e giudice di gara federale. Si laurea in Scienze dell’esercizio fisico per il benessere e la salute e si specializza in psicomotricità. Attualmente gestisce la propria associazione sportiva ed è docente di educazione fisica. La sua passione per la scrittura va di pari passo con quella per la danza. Ha vinto alcuni concorsi letterari nazionali mentre era a Roma e pubblicato i suoi scritti in piccole raccolte. “Pale di fico” è una silloge di poesie e racconti con cui l’autrice si apre al dialogo col lettore, in un viaggio intimo e luminoso, proprio come una danza condivisa.

Francesco Ludovico nasce a Gioia del Colle, città nella quale risiede. È docente di musica e musicista professionista, diplomato in sassofono presso il conservatorio di Matera e specializzato in sassofono jazz presso il conservatorio di Bari. Proveniente da una famiglia di musicisti, suona da quando aveva 7 anni ed ha vinto diversi concorsi nazionali e internazionali. Da qualche anno è impegnato in un tour italiano di spettacoli teatrali. La musica lo accompagna da sempre oltre alla passione per la fotografia, che nasce casualmente, lui racconta “prendendo in prestito la macchinetta di suo zio senza più restituirgliela”. La sua fotografia è intensa e silenziosa, con l’intento di catturare i dettagli della vita nella terra pugliese con limpidità e naturalezza. Dalla forza dell’incontro tra immagine e parola, nasce questa raccolta.