Mosca, abbiamo un problema

di Silvano Dragonieri

Intrigante storia ambientata nel periodo del dissolvimento dell’Unione Sovietica

  • Pagine: 144
  • Anno: 2020
  • ISBN: 978-88-8459-563-8
  • Prezzo €4,99
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Collana: SpazioTempo (n.36)

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Descrizione

Bari, Agosto 1991. Carlo è un trentenne cardiochirurgo figlio d’arte, molto più interessato alla vita mondana che alla professione. Tra i ventimila profughi albanesi sbarcati dalla nave Vlora c’è anche Sergei, un misterioso cittadino sovietico trasportato in ospedale più morto che vivo. L’incontro tra Carlo e Sergei scatenerà una serie di eventi spesso esilaranti che porteranno il nostro protagonista nel cuore di Mosca, nel bel mezzo di un intrigo internazionale.

Dopo aver attraversato con la sua produzione narrativa gli anni Ottanta, Silvano Dragonieri si getta a capofitto nel decennio successivo. Lo scarto temporale è tuttavia apparente, perché a intrigare il medico-scrittore è la rievocazione del mondo di Yalta, che ha nel dissolvimento dell’Unione Sovietica l’epilogo prima del salto nel vortice della mondializzazione liscia. Gli ingredienti mescolati in tale contesto storico sono succulenti: spicca la dialettica padre-figlio in una famiglia dell’alta borghesia barese, tra paillettes, mondanità cafona e cedimenti alla sregolatezza. (A. Lattarulo).

Silvano Dragonieri (Bari, 1979), per gli amici “Drago”, è Medico pneumologo e Ricercatore Universitario. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni in ambito scientifico.
Nel 2010 ha scritto e autoprodotto il lungometraggio “Trovilo!”, ispirato alla storia di Cacace e il trio Ciola e ai loro celeberrimi scherzi telefonici nella Bari degli anni Ottanta, di cui è un grande appassionato. Nel 2016, assieme a Piero Donadio, ne produce la trasposizione cartacea per i tipi della WIP. Silvia lo sai (WIP, Bari, 2014) è stata la sua esperienza narrativa di esordio, a cui è seguita A Berlino che giorno è (WIP, Bari, 2015).

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