di Pasquale Consiglio
Silenziosamente la perversione si è insinuata nella nostra vita diventando non più devianza, allontanamento dalle norme morali e sociali riconosciute, ma essa stessa regola di vita, in cui i concetti di moralità, rettitudine, rispetto hanno assunto un nuovo significato, anzi, si sono talmente ampliati da presentare contorni indefiniti. Una metamorfosi accettata per convenienza, perché ci consente di giustificare ogni comportamento, anche il più abietto e spregevole. E’ il trionfo del “Così fan tutti!”, è il progredire dell’arretramento culturale e morale della nostra società.
Pasquale Consiglio (Bisceglie 8 marzo 1950), laureato in giurisprudenza, già direttore amministrativo di un ente di diritto pubblico. Dedica il suo tempo alla descrizione in versi, caratterizzati da sottile ironia, delle sue opinioni sulle assurdità e sulle anomalie dei nostri tempi e alla redazione di articoli su temi politici e sociali, frequentemente ospitati da La Gazzetta del Mezzogiorno e da periodici locali con cui collabora. Più volte selezionato in Concorsi nazionali di Poesia, ha pubblicato nel 2014 la sua prima raccolta di poesie satiriche O mia Patria di Letta … anzi di Renzi (A. Cortese Editore) e nel 2015 Vizzi d’Arte… vizzi d’Amore (Wip Edizioni).
Collana: Gli introvabili
- Pagine: 118
- Anno: 2018
- ISBN: 978-88-8459-461-7
- Prezzo: € 10,00
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Intervista all’Autore.
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