di Claude Courtot
Claude Courtot (Parigi, 1939) milita nel movimento surrealista negli anni Sessanta collaborando a tutte le attività. Dopo gli esiti deludenti del Maggio sessantotto e con l’autoscioglimento del gruppo surrealista (1969), si allontana dalla scrittura (1970-1980) che, in assenza dell’attività collettiva, non gli sembra più un efficace strumento di lotta. Nei testi che scrive a partire dai primi anni Ottanta si riconoscono, come nei precedenti, il rifiuto della finzione letteraria, la digressione esistenziale, l’identificazione vita-scrittura, la verve polemica; vengono a mancare lo slancio rivoluzionario e la speranza in un radicale cambiamento sociale. Raccontando senza far ricorso alla finzione ma solo selezionando e mettendo in relazione avvenimenti autentici, considerazioni personali e l’immaginario onirico, Courtot è surrealista nella capacità di riformulare il reale. Gli scritti tradotti e proposti al lettore italiano sono stati pubblicati nel periodo 1967-1998 e costituiscono una prima scelta significativa della sua produzione di polemista e surrealista. Con intervista all’Autore, traduzione e cura di Francesco Cornacchia.
- Pagine: 204
- Anno: 2012
- ISBN: 978-88-8459-240-8
- Prezzo: € 8,00
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