di Alessandro Lattarulo
L’attuale fenomenologia poetica si colloca all’estremo di una parabola che, partita dal frammentismo sintattico dei vari Ungaretti, Quasimodo, Solmi e Bigongiari, va attestandosi sulla conquista ed uso, altrettanto esclusivi, di una lessicalità giocata sui timbri più che sui toni e sforzata a tradurre in parole la sostanziale ineffabilità di tutti i disagi esistenziali. Per dirla in breve, siamo passati da m’illumino d’immenso ad asmatici respiri telefonici, da docile fibra dell’universo a vita anestetizzata, da una ricerca del “sé” oltre i limiti della disarmonia alla denuncia del “sé” abbandonato ai flussi di un sensitismo esasperato. [dalla Prefazione di Ruggiero Stefanelli]
Collana: SpazioTempo (n. 1)
- Pagine: 80
- Anno: 2012
- ISBN: 978-88-8459-238-5
- Prezzo: € 10,00
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- Recensioni del libro: Barbadillo; Radio made in Italy; Capurso Web Tv Magazine p. 15
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