di Carlo Antonio Bertòlo
Sottotitolo: Epistodiario apocrifo
Il tema sotto traccia è l’elaborazione di un lutto, del mio lutto, attraverso diverse fasi di cui i vari brani fanno da pretesto, divagazione, valvola di sfogo per attutire la sofferenza: sono interessi depistanti, falsi scopi. Anche la reiterazione svolge questa funzione di stordimento. Il lutto però non è soltanto mio, perché tutti sono condannati a sperimentarlo, perciò diventa universale e quindi condivisibile. Lo strumento scelto è prevalentemente l’epistola. Sono lettere che dovrebbero essere indirizzate a me stesso, ma nel mettermi a nudo diventerei reticente, insincero, e allora perché non attribuirle o indirizzarle a personaggi fittizi, esistiti, esistenti o personificazioni cui demandare i miei sfoghi, ricordi e cartoline al riparo da ogni pudore? Un narrare dal di dentro usando metafore e allusioni più o meno ironiche, brandendo la penna per “dipingere” pensieri e sentimenti con l’ingenuità con cui si presentano, lasciando al pennello del Prof. Massimo Conconi l’incombenza di “descrivere” illustrando.
Carlo Antonio Bertòlo (Campo San Martino, PD, 1937) vive a Rancate ed è pensionato. È cresciuto a Casorate Sempione, in provincia di Varese, dove è rimasto fino al 1971, salvo una breve parentesi svedese tra il 1964 e il 1968. Terminati gli studi, si era inserito nell’insegnamento professionale, che abbandonò nel 1971 allorché migrò in Svizzera per abbracciare la professione di infermiere psichiatrico presso l’O.N.C. di Mendrisio. Tale scelta, a lungo meditata, era maturata nell’ambito scolastico, per essersi dovuto confrontare con le patologie psichiatriche di alcuni allievi. Spinto dalla curiosità di indagare una scienza a lui totalmente sconosciuta, diede una svolta alla sua vita. Da alcuni anni coltiva l’hobby della pittura, spaziando dalla tecnica a olio, al pastello, all’acquerello, riscuotendo discreto successo.
Al suo attivo vi sono pubblicazioni, dietro pseudonimo, di liriche in età giovanile, su riviste e antologie. Più di recente ha pubblicato il romanzo I notturni di Ralco (Nuovi Autori, 2009), i racconti Leggeri ma non troppo (WIP, 2014), un libro illustrato per ragazzi, Le filastroccole (WIP, 2017), nonché le raccolte poetiche Juvenilia (Montedit, 2011), Chronos (Montedit, 2012), Dietro l’ultimo sole (Montedit, 2013), Cioccolato e peperoncino (Montedit, 2015), Inchiostri e fonemi (WIP, 2016), Silloge mista in agrodolce. In parte seria, in parte semiseria con finale demenziale (WIP, 2017). È anche coautore delle raccolte poetiche Violini infuocati (WIP, 2013) e Passionali eccezioni (WIP, 2014).
Collana: I Tulipani/5
- Pagine: 208
- Anno: 2018
- ISBN: 978-88-8459-476-1
- Prezzo: € 15,00
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